L’artro–RM dell’anca e della spalla è una metodica completa e consente di valutare le patologie, individuando con elevata sensibilità e in modo panoramico le eventuali lesioni legamentose, ossee o fibrocartilaginee.
La sintomatologia dolorosa dell’anca è abbastanza frequente sia nella popolazione di età avanzata, per cause di natura artrosica, sia nella popolazione giovanile, compresa nel range di età fra i 25 e i 50 anni, spesso collegata all’attività motoria di tipo sportivo, nella spalla tale studio è quasi unicamente post traumatico.
L’artro-RM studia l’articolazione coxofemorale in presenza di sospetto clinico di Impingement Femoro-Acetabolare (FAI) e ciò che ne deriva.
Nella spalla invece viene valutata l’integrità del cercine glenoideo e delle strutture legamentose pertinenti.
L’esame di risonanza magnetica viene preceduto dall’introduzione di una soluzione di mezzo di contrasto e fisiologica, all’interno dell’articolazione coxo femorale o gleno omerale, attraverso un ago sottile con guida ecografica o fluoroscopica.
Non ci sono particolari regole di preparazione per il paziente.
La procedura può risultare fastidiosa per l’iniezione del mezzo di contrasto in sede intra-articolare per la distensione della capsula articolare stessa.
Non vi sono, generalmente, controindicazioni legate a reazioni allergiche.
Le complicanze sono quelle ascrivibili all’introduzione di aghi nelle articolazioni.
La RM non si può eseguire in caso di:
- Pace-maker/ defibrillatore cardiaco;
- Protesi stapediali metalliche;
- Protesi del cristallino con ansa in titanio o platino (in particolare pazienti operati per cataratta prima del 1996; è necessaria in questo caso una dichiarazione dell’oculista che non controindichi l’esame di risonanza magnetica);
- Neurostimolatori, pompe da infusione non compatibili.
- Corpi estranei ferromagnetici in sede intracranica, endoculare e intravascolare (schegge o oggetti metallici).
Tra le controindicazioni relative (da valutare con lo specialista) sono ricomprese:
- la gravidanza;
- i corpi estranei ferromagnetici in sede NON intracranica, endooculare e intravascolari;
- i fili metallici di sutura post-craniotomia o post-sternotomia;
- le protesi osteoarticolari (protesi d’anca, di ginocchio, etc);
- gli impianti cocleari (richiesta compatibilità; consultare il proprio medico al riguardo);
- gli stati ansiosi, claustrofobia, impossibilità a mantenere la posizione in clinostatismo (sdraiati);
- il peso corporeo superiore ai 120 Kg.
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